Eli Lilly ha confermato la cessione del proprio impianto produttivo di Branchburg, in New Jersey, nell’ambito di una strategia di riorganizzazione industriale sul territorio statunitense.
L’azienda di Indianapolis investirà 27 miliardi di dollari per costruire quattro nuovi impianti, di cui tre dedicati alla produzione di principi attivi (API) e uno focalizzato sui farmaci iniettabili. Il progetto prevede la creazione di oltre 3.000 nuovi posti di lavoro.
Le sedi dei nuovi impianti non sono ancora state annunciate, ma Lilly ha confermato trattative in corso con diversi Stati. Tra le ipotesi più accreditate, Houston potrebbe ospitare uno dei siti destinati alla produzione di API. L’obiettivo è rendere gli impianti operativi entro cinque anni.
Con questo investimento, la spesa produttiva complessiva di Lilly negli Stati Uniti supera i 50 miliardi di dollari dal 2020, gran parte dei quali destinati ad aumentare la capacità per tirzepatide, principio attivo di Mounjaro (diabete) e Zepbound (obesità), due farmaci che stanno trainando la crescita globale della big pharma.